Le potentilla sono un genere di piante (Spermatofite Dicotiledoni) appartenenti alla famiglia delle Rosacea, dal fascino discreto e frugale. Sono infatti in grado di arricchire con fioriture ininterrotte nella bella stagione aiuole miste, vasi, scarpate e giardini rocciosi. Sono piante particolarmente graziose e molto facili da coltivare, apprezzate da api e insetti impollinatori. Donano agli spazi verdi colore e fioriture copiose e continue durante i mesi più caldi, anche senza particolari cure. Alcuni degli ibridi moderni sono caratterizzati dal fiore doppio, che ne rende ancora più apprezzabile e particolare l’aspetto estetico in aiuole miste o esemplari isolati coltivati in vaso.
Il genere comprende almeno 30 specie, divise in erbacee perenni e in arbusti a foglia caduca. Sono originarie della Cina, dell’Himalaya, della Siberia, ma esistono specie originarie dell’europa, tra le quali anche alcune specificamente italiane. Tutte le specie di Potentilla sono rustiche, somiglianti alla fragola per i numerosissimi fiori, piccolissimi e in tutte le sfumature di colore possibili. Le foglie sono divise in cinque segmenti, composte da foglioline posizionate a destra ed a sinistra del rachide, i cui fiori semplici (o doppi nei nuovi ibridi), sono formati da cinque sepali e cinque o più petali. I frutti sono acheni e la pianta non è considerata tossica per l’uomo o gli animali. La fioritura avviene dall’inizio della primavera e si protrae fino ad autunno inoltrato.
La potentilla è una pianta conosciuta fin dall’antichità per le sue doti curative. Il suo nome deriva dal vocabolo latino “potens”, probabilmente riferito alle sue caratteristiche curative.
Della pianta si utilizzavano radici e foglie. L’infuso delle foglie di Potentilla anserina era considerato come tonico; le radici di Potentilla tormentilla, in estratto, erano annoverate tra i migliori e più sicuri astringenti, con efficacia perfino contro il colera; la lozione invece era utile contro le ulcere; con le foglie della Potentilla reptans si ottenevano infusi con azione astringente e febbrifuga.
CLIMA
La potentilla vive all’aperto tutto l’anno in tutta Italia, al pieno sole e alla mezz’ombra. Nelle regioni alpine conviene pacciamare il piede della pianta in inverno. Sopporta il freddo, il caldo intenso e il vento, non ha problemi con l’inquinamento: viene utilizzata molto anche nell’arredo urbano.
ESPOSIZIONE
Per fiorire abbondantemente è consigliabile per le potentilla un’esposizione al sole di almeno sei ore al giorno. Un po ‘di ombra pomeridiana nei climi più caldi aiuta a mantenere le piante fiorite più a lungo e i colori dei fiori più intensi.
TERRENO
Qualunque substrato fertile e drenante, non acido. Compost e terriccio torboso universale vanno bene, a cui aggiungere lapillo, pomice o altri inerti drenanti. All’impianto utilizzare in aggiunta concime organico (letame maturo, cuoio pellettato, cornunghia, ecc.).
IRRIGAZIONI
Il substrato di coltivazione va mantenuto umido, evitando però di esagerare con le bagnature, rischiose per i conseguenti ristagni idrici. In vaso ripetere la bagnatura quando il terriccio risulta asciutto.
CONCIMAZIONI
In inverno l’aggiunta di concime organico (di qualsiasi tipo: letame, cornunghia, cuoio pellettato, pennone, ecc.) migliora la fertilità del terreno e la permeabilità alle piogge. Durante le fioriture, un moderato apporto di minerale a lenta cessione ne esalta le fioriture, e l’aggiunta di compost al colletto della pianta ne mantiene più umido il substrato.
MOLTIPLICAZIONE
Le specie arbustive delle potentilla (tra cui la Potentilla Fruticosa) possono essere ottenute da seme in vaso o lettorini in primavera, o per talea semi-legnosa, a partire dalla tarda estate (luglio/agosto). Per la talea va prelevato da una pianta adulta qualcuno dei rametti secondari maturati in stagione, della lunghezza di almeno un paio di coppie di gemme. Le porzioni di panta ottenute, lunghe 4-5 cm. vanno private di tutte le foglie, ad eccezione della coppia superiore, che andranno invece ridotte della metà della superficie con delle cesoie ben affilate. I rametti vanno infissi per metà della lunghezza in un composto specifico per talee, preferibilmente sabbioso. Le talee vanno quindi mantenute umide con un vaporizzatore e non esposte alla luce diretta del sole. La successiva primavera le giovani piantine saranno pronte da rinvasare.
RINVASO
Ogni due/tre anni aumentare la dimensione del vaso in una proporzione di metà (o per intero) la dimensione raggiunta dalla zolla di radici della pianta. E’ meglio evitare il momento delle fioriture per il rinvaso, sebbene le potentilla non subiscano particolari danni da spostamenti o rinvasi.
CURE COLTURALI
La potatura, da effettuarsi in autunno o in uscita dall’inverno, mira a mantenere la pianta compatta e giovane. la Potentilla va arrotondata eliminando uniformemente fino a un terzo della chioma negli esemplari ormai adulti. La pianta è autopulente: non è necessario potarla tra una fioritura e l’altra. Nel tempo si può anche eliminare del tutto qualcuno dei rami più vecchi e legnosi. Quando coltivata nelle giuste condizioni, la potentilla non è affetta dalle comuni malattie fungine o da parassiti. Solo in condizioni di poca circolazione di aria, può verificarsi la occasionale presenza di afidi o funghi.
ABBINAMENTI
Per uno spazio in giardino colorato, allegro e particolarmente apprezzato da farfalle e insetti impollinatori si possono abbinare alle potentille altri arbusti colorati quali physocarpus, spiree, weigelie, abelie, lavatere, caryopteris, carex, erigeron e rose arbustive compatte (particolarmente adatte al contesto le rose cosiddette “mellifere” a fiore semplice e compatte, degli ibridatori Kordes e Tantau).