LE ROSE MOSCHATA

Al tuo giardino manca quel tocco di storia, lo charme del giardino inglese, la profondità e l’eleganza di un giardino “da romanzo”? Sei alla ricerca di rose in grado di solleticare la memoria, rievocare il passato con un aspetto nostalgico? Le rose Moschata sono ideali per questo utilizzo. Le rose Moschata comprendono anche le rose di uno dei più noti ibridatori mondiali del secolo scorso ci ha lasciato in eredità. Anche se geneticamente, le rose di Joseph Hardwick Pemberton non hanno molto in comune con le rose cosiddette Moschata, rientrano per convenzione in questo gruppo, e ne sono divenute nel tempo le più note “esponenti”. Come spesso accade nelle denominazioni che riguardano le rose, i confini tra i vari gruppi di ibridi non sono mai troppo certi o definiti, a causa delle classificazioni tramandate, a volte anche approssimative. Più che per il loro corredo genetico, le rose appartenenti a questo gruppo sono divenute note infatti per colui il quale le ha rese più note al grande pubblico: il reverendo Pemberton. Joseph  Hardwick Pemberton (1852–1926), nacque a Havering-atte-Bower, (Romford, Essex, Inghilterra), dove ha vissuto con la sorella Florence per tutta la vita. Pastore anglicano per oltre 30 anni, il reverendo Joseph H. Pemberton è ricordato dagli appassionati di rose come ibridatore, nonché presidente della Royal National Rose Society, l’associazione nazionale inglese delle rose. Dopo essersi ritirato dalla carriera ecclesiastica, Joseph Pemberton intraprese una ricerca, nel mondo dell’ibridazione, tesa ad ottenere nuove rose che avessero precise caratteristiche estetiche, in grado di ricordargli la sua infanzia. In una ricerca tesa ad ottenere dei nuovi ibridi che avessero quante più caratteristiche possibili che gli potessero ricordare “le rose delle nonne”, Pemberton utilizzò negli incroci la rosa Trier, una rosa climber discendente da un’altra rosa, Aglaia, (ottenuta nel 1896 dall’ibridatore Peter Lambert, a partire dalla Rosa Multiflora). Per questa discendenza, le rose di Pemberton, sono connotate come Moschata, sebbene vi sia solamente un sottile collegamento tra la rosa Trier (che Pemberton incrociò con altre rose ibrido di Tea).Le rose di Pemberton, tutt’ora riconosciute tra le migliori rose da giardino dagli appassionati di rose, formano di solito grandi cespugli. I fiori sono di dimensioni piccole o medie, portati a mazzetti. Alcune di queste non presentano generalmente molte spine. Particolarmente fiorifere, sono delle perfette rose da paesaggio ante-litteram. Sono infatti di facile coltivazione e richieste frugali, ma se propriamente coltivate raggiungono dimensioni importanti (possono essere anche allevate come rampicanti per questo).La storia di Joseph Pemberton, agli occhi della modernità, risulta come quella di un grande appassionato di rose, seppure ricordato come “dilettante”. Ad onore della cronaca, va invece ricordato che Joseph Pemberton, fondò il “Pemberton Nursery” a Romford, dove coltivava e vendeva il ragguardevole numero di oltre 30000 rose all’anno, aiutato  dai coniugi Jack e Ann Bentall, fidi collaboratori. Furono i coniugi Bentall a  continuare “la missione” (in campo rosaistico) del reverendo Joseph Hardwick Pemberton, continuando a propagare  (e brevettandone i nomi commerciali) le sue rose. A partire dalle sue rose sono state ottenute la maggior parte delle rose da paesaggio presenti sul mercato. Anche la nota Iceberg, introdotta nel 1958 da Reimer Kordes, è una discendente di Robin Hood, una delle tante rose di Pemberton passate alla storia.